storia
_________________________
1950
Il Gruppo Corale LA BAITA, coro maschile a quattro voci, nasce nel 1950; la data ufficiale è il 20/06/1950. L’ atto costitutivo è sottoscritto da 12 soci fondatori:Aime Giorgio, Aime Giovanni,. Bertaina Giovanni, Boglione Vittorio, Canavese Giuseppe, Chiarpenello Giovanni, Cussino Franco, Magri Benito, Marabotto Giovanni, Perucca Fiorenzo, Serale Lorenzo, Valzoano Giovanni. Però già da alcuni anni un gruppo di giovani, amanti del canto e della montagna, si ritrovava qua e là in modo informale per provare i primi canti. Alcuni di loro, militari di leva, avevano vissuto la tragedia della guerra, e dopo lo sbandamento dell’ esercito italiano dopo l’8 settembre ’43, avevano preso parte attiva alla Resistenza ed avevano portato a casa il gusto nostalgico del canto alpino. Costituito ufficialmente il Coro, che si riunisce ora nella Sede del Club Alpino Italiano di Cuneo, diventando ufficialmente Coro C.A.I., con il primo maestro Nino Marabotto, apprende i primi canti, quelli classici di montagna, tratti dal repertorio dell’ormai famoso Coro S.A.T. di Trento: la prima uscita pubblica avviene alle Terme di Valdieri (CN), in Valle Gesso, il 15/10/1950 per la castagnata C.A.I.. Occorreva però dare ordine ai canti ed alle voci, in quanto i componenti erano quasi del tutto digiuni di conoscenze musicali. Il coro si rivolge perciò ad un giovane sacerdote, curato della Cattedrale di Cuneo, Don Ugo Bessone, che aderisce con entusiasmo e mette ordine nelle partiture. Il coro comincia così a cantare a tre/quattro voci sotto la direzione di Don Ugo e si esibisce per la prima volta davanti al pubblico di Cuneo alla vigilia del Natale 1950, al Cinema Italia gremitissimo di pubblico, anche di alpini della vicina Caserma Cesare Battisti. Il concerto va bene, il pubblico è entusiasta ed il successo ottenuto incoraggia il coro a proseguire nella sua attività. Il coro allarga ora i propri orizzonti in provincia e regione; partecipa al Concorso Nazionale di Ivrea, classificandosi al 2° posto assoluto davanti a cori già collaudati. E sulle ali del successo La Baita comincia ad esibirsi anche all’estero con trasferte a Grenoble,Friburgo, Nizza organizzando proficui scambi con il Cercle Choral Montagnard, formazione francese di grande tradizione alpina e con gli svizzeri del gruppo “Dzaquillon”. L’esperienza di Don Ugo Bessone alla Baita si conclude dopo un paio di anni in quanto il sacerdote viene nominato cappellano militare. Rientrato a Cuneo dopo alcuni anni, diventa insegnante di greco e filosofia nel Liceo della città, ma rimarrà sempre legato al coro partecipando a concerti ed a tutte la principali iniziative e manifestazioni civili e religiose. Il coro torna pertanto sotto la direzione di Nino Marabutto con ulteriore nuovo slancio. Il poeta cuneese Gino Giordanengo scrive per La Baita e la presenta più volte nei concerti, il commediografo Enrico Berio organizza il 1° Concerto Internazionale di Ventimiglia (IM), l’ A.N.A.di Cuneo porta La Baita in sua rappresentanza alla Adunata Nazionale Alpini di Trieste nel maggio 1955, e successivamente a Firenze. Nel 1954 intanto, il coro si dota della nuova divisa sociale, disegnata personalmente da Nino Marabotto, artista e pittore, che si ispira al costume dei carrettieri che dalla vicina Valle Vermenagna, attraverso il Colle di Tenda, commerciavano con la Liguria e la Francia:panciotto e pantaloni di velluto verde oliva, camicia bianca, al collo un nastro da scarpe ad identificare le varie voci: blu i tenori primi, giallo i tenori secondi, rosso i baritoni e verde i bassi. Divisa che non ha più subito variazioni nel corso degli anni ed alla quale i coristi sono legatissimi e che in numerosi casi ha accompagnato nella tomba i coristi defunti. La prima uscita del coro con la nuova divisa avviene il 14/05/1954 al Rifugio Capanna Chiara, sui monti sopra Limone Piemonte.
_________________________
1960
Con il tempo anche il repertorio si rinnova. Si avvia una ricerca sui canti cuneesi; i coristi percorrono in lungo ed in largo le valli armati di microfoni e registratori e raccolgono un repertorio copioso e stimolante che permetterà la realizzazione dei primi tre dischi, 33 giri, registrati a Torino negli studi Fonit Cetra: nel 1964: CANTI CUNEESI nel 1967: CANSSON VEJE D’LA PROVINCIA GRANDA nel 1970: LA VIA’ che hanno ottenuto grande successo e vasti consensi fra gli appassionati del canto corale. Nel primo disco sono presenti i due canti che sono diventati in simbolo della Baita, scritti da coristi della Baita: Corno Stella parole e musica di Mamone Giuseppe: lo spartito porta la data del 11/03/1952 La Ciòca del Bambin, musica di Nino Marabotto, parole di Arcangelo Sacilotto Entrambi i canti sono molto conosciuti e sono diventati patrimonio anche di altre corali. Nel 1964 un gruppo di coristi ed ex coristi della Baita per ricordare un corista caduto sulle montagne cuneesi, Roberto Barbero, dà inizio ai lavori di costruzione di un rifugio, in Valle Gesso, alla Vagliotta (m.1665). L’anno successivo la costruzione ha termine, il rifugio viene inaugurato e successivamente consegnato e donato alla sezione cuneese del C.A.I.. Si conclude così il primo ventennio del coro, mentre c’è un notevole rinnovamento fra le file dei coristi. Per i motivi più diversi, lavoro, famiglia, salute, numerosi coristi “storici” lasciano il coro nel quale entrano parecchie nuove leve. Lascia anche il primo maestro Marabotto (1971). Gli ex coristi danno vita ad un nuovo sodalizio “I FIA’ CURT”, che da quel momento accoglierà tutti quelli che hanno fatto parte del coro e che ancora oggi affianca La Baita partecipando ai concerti, raduni, feste, ed a tutte le principali attività, mantenendo stretti contatti soprattutto ad opera del suo attivo segretario ed ex segretario del coro Nino Viglietta. Dopo Marabotto si alternano alla direzione del coro alcuni maestri, Renato Gardinali, Silvio Lamberti, Nando Rasetti, Renzo Murisasco, trovando poi stabilità con Cino Cagliero, corista da tempo e cultore di interpretazione dei canti nel più autentico spirito popolare e spontaneo. Il tutto non disgiunto da un’ottima preparazione tecnica individuale, in quanto il maestro dirige restando allineato al coro e cantando con lui.
_________________________
1970
La direzione di Cagliero termina nel 1974; lo sostituisce Piero Costamagna, corista dal 1972. Costamagna trasferisce al coro il suo immenso entusiasmo. Originario di Mondovì (Cn) dove aveva già fatto parte e diretto altre corali, arricchisce il repertorio con numerosi canti della tradizione monregalese. Valgano alcuni titoli: Bin vena magg – Bondì oh sapator – Lo me marì – Bonjour Ninon – Dòna franseisa ecc. Durante la direzione Costamagna, il coro incide altri due Lp 33 giri: nel 1977: EL BRICH DL’AQUILA nel 1980: CANTOMA PIAN….
_________________________
1980
E’ un periodo di grande attività da parte del coro con partecipazione e concorsi e trasferte: Ivrea, Alba, Soave ecc. Alla presidenza del coro vi è ora Paolo Bollati che la terrà per lunghi anni, alla segreteria Tranchero Antonio al quale subentrerà in seguito Olivero Edgardo. Nel 1985 Costamagna lascia la direzione del coro e rientra nei ranghi come corista. Gli subentra Modesto Cometto, diploma al Conservatorio. Ottimo arrangiatore, rivede e riarmonizza numerosi canti dando loro nuova veste e nuova interpretazione, molto precisa ed accurata. Inizia in questo periodo anche la collaborazione con il maestro Giuseppe Cappotto, compositore ed arrangiatore, che ad oggi non si è ancora interrotta.
_________________________
1990
Nel 1990 il coro incide la prima musicassetta dal titolo BARON LITRON, il valoroso difensore di Cuneo durante l’assedio del 1744 e nel 1998 in occasione degli 800 anni della nascita della Città di Cuneo, La Baita offre alla città il suo primo CD dal titolo LE SIEGE DE CONI. I canti di entrambi i lavori hanno in prevalenza carattere storico., Anche durante la direzione Cometto il coro partecipa a numerosi concorsi nazionali ed ad impegnative trasferte con scambi con altre corali comportandosi sempre onorevolmente, ricevendo ampi consensi da parte del pubblico: Si conclude il ventennio di presidenza Bollati che nel 1990 viene sostituito da Edgardo Olivero, già segretario del coro fin da 1979. La direzione di Cometto è la più lunga della storia del coro, fino al 1998 quando subentra un nuovo maestro, Giuseppe Maltagliati, conservatorio ed insegnante di musica nella scuola.
_________________________
2000
Nel 2003 assume la presidenza de La Baita Marco Parravicini che la detiene tuttora. La direzione di Maltagliati prosegue ancora oggi con molta soddisfazione. Il coro ha raggiunto un equilibrio invidiabile, soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione dei brani, frutto di una sensibilità non indifferente del maestro direttore. L’ attività del coro negli ultimi anni è stata molto intensa con numerosi concerti annuali e trasferte impegnative anche all’estero e con produzione e registrazione di alcuni CD:- nell’ anno 2000 in occasione dei 50 anni di vita del coro il CD “1950 – 2000 – 50° Baita”, una selezione dei canti più significativi comparsi sui 33 giri/musicassette registrati dalla nascita del coro; nel 2003 esce un ottimo CD registrato dal vivo a maggio durante un concerto nella chiesa di S. Maria a Peveragno (CN). Si arriva così ai giorni nostri con concerti che si susseguono a ritmo incessante, soprattutto nel periodo settembre 2006/maggio 2007, con la manifestazione “Aspettando l’Adunata” preparatoria alla grandissima 80° Adunata Nazionale degli Alpini che si è tenuta a Cuneo il 13 maggio 2007. Anche La Baita, come numerose altre corali, registra ben due CD. Il primo nell’imminenza delle feste natalizie 2006, contenente canti di Natale, alcuni tratti dal vasto e storico repertorio della corale, i restanti del tutto nuovi ed inediti, frutto di nuove ricerche di canti tradizionali delle valli cuneesi. E’ proseguita in questa occasione la collaborazione con il Prof. Giuseppe Cappotto, ed una nuova con il Prof. Mauro Maero, che hanno consegnato al coro alcune belle armonizzazioni dei nuovi canti. Il titolo di questo CD è tratto dal canto natalizio esclusivo e tradizionale della Baita “La Ciòca del Bambin”. L’ultimo CD specifico per l’Adunata degli Alpini, porta il titolo “…Benvenuti Alpini” esce ad aprile 2007. Anche questo lavoro che contiene canti del vecchio repertorio Baita, ed altri nuovi ed inediti ha riscontrato un ottimo gradimento da parte del pubblico. La vita della Corale La Baita prosegue pertanto con molta serietà ed impegno. Per la Città di Cuneo è da tempo un punto fermo su cui contare nelle occasioni importanti. I coristi sono molto uniti e si può con assoluta certezza affermare che il coro è una grande famiglia. Purtroppo negli ultimi anni ha avuto anche momenti tristi con lutti significativi: nel dicembre 2002, tre giorni dopo un concerto, muore improvvisamente Gabriele Racca (Gabri) l’unico corista superstite dalla nascita del coro (1950), la mente storica, al quale erano affidati i ricordi di tutti gli avvenimenti che in oltre 50 anni La Baita ha vissuto. Nel 2005, anche improvvisamente, muore il vice direttore del coro, Marco Liprandi, ottimo musicista, sempre disponibile, soprattutto nei momenti di apprendimento e preparazione dei coristi. Da circa 20 anni era anche direttore del Coro Comunale dei Centri di Incontro ed a lui ora il coro stesso è stato intitolato. Ultimi recentissimi lutti, settembre 2007, Dino Bonavia, uno dei coristi più anziani dal 1976, e novembre 2007 Nino Viglietta, animatore dei “Fià curt”, andati avanti ad infoltire quello che i coristi chiamano “Il Coro degli Angeli” composto dai tanti amici scomparsi (oltre 50) che hanno vissuto la bellissima esperienza di canto ed amicizia quale è il “GRUPPO CORALE LA BAITA” di Cuneo.
A giugno 2009 l'assemblea generale dei coristi rinnova le cariche sociali. Il presidente uscente Marco Parravicini che ha ricoperto la carica per due mandati triennali consecutivi ed a norma di statuto non è più rieleggibile, rimane nel nuovo consiglio e viene sostituito come presidente della corale da Piero Pessiglione che è anche componente del consiglio direttivo del C.A.I. sez. di Cuneo della quale La Baita fa parte. Al nuovo consiglio direttivo spetta ora l'impegnativo compito di portare avanti le numerose iniziative che sono già state avviate per degnamente festeggiare i 60 anni del coro, nel corso dell'anno 2010.

_________________________
2010
Il nuovo decennio vede il coro affrontare un importante appuntamento: l'anniversario per i 60 anni di ininterrotta attività. Dal 1950, anno di nascita del coro, si può oggi ragionevolmente affermare che l'attività svolta in questo lungo periodo abbia conseguito non solo gli obiettivi per i quali è nata, ma abbia raggiunto anche altri importanti traguardi: il ritrovamento di un cospicuo patrimonio di canzoni, costruendo un repertorio originale, che rispecchiasse soprattutto la storia e la tradizione del territorio piemontese ed in particolare di quello cuneese. Nel periodo 1950 – 2009 sono stati circa 250 i coristi che hanno fatto parte de La Baita, uomini assolutamente normali, accomunati dalla passione per il canto, per la montagna, dalla voglia di crescere insieme e dal desiderio di scambiare, reciprocamente, le proprie esperienze. Per degnamente celebrare la ricorrenza, il Consiglio Direttivo, da poco rinnovato, sotto la presidenza di Piero Pessiglione, ha avviato una serie di iniziative che hanno coinvolto il più possibile i cittadini tutti, in particolare gli estimatori del patrimonio canoro popolare. In aprile, con presentazione presso il Palazzo della Provincia di Cuneo, è uscito l'agile libro “La Baita – sessant'ani bin portà” (edizioni Studio Bottini – Cuneo) che narra la storia del coro. Coordinatore della serata è stato il Dott. Mario Cordero, al tavolo dei relatori Nino Marabotto, socio fondatore e primo maestro, e Don Ugo Bessone secondo maestro. Dopo l'apprezzatissimo ed affollatissimo concerto del coro ospite S.A.T. di Trento al Teatro Toselli di Cuneo nel mese di aprile, La Baita tiene il suo concerto ufficiale sabato 15 maggio, ricorda e premia tutti i soci fondatori ed i maestri che si sono succeduti alla direzione del coro. Contemporaneamente viene presentato in anteprima e successivamente nel mese di novembre a tutto il pubblico cuneese, il bel DVD girato dallo Studio Uno – Boves (CN), registi Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino, con canti, interviste, curiosità, anche questo incentrato sui 60 anni di storia del coro. Il filmato ha per titolo il motto che si è dato il coro fin dalla nascita e che compare all'art. 1 dello Statuto: “Cantoma pian ca calo le valanghe”. Nel mese di ottobre un grave lutto colpisce il coro: a metà mese viene a mancare il personaggio più rappresentativo di tutta la lunga storia de La Baita: Nino Marabotto, uno dei soci fondatori e primo maestro, artista, pittore, armonizzatore, autore della melodia del canto che identifica La Baita fin dai suoi esordi: “La Ciòca del Bambin”, canto conosciutissimo ovunque, ripreso ed entrato ormai nel repertorio di numerose altre corali. Il testo del canto è di un altro corista Baita, Arcangelo Sacilotto, mancato da tempo, ma rimasto nel cuore dei numerosi coristi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e cantargli insieme. Nel mese di Dicembre 2010 le celebrazioni per il 60° si concludono con un importante Concerto di Natale nel Duomo di Cuneo.